martedì 5 maggio 2009

NO, NON TI AMAVO

Ma agli occhi di Cecil, ora che stava per perderla, Lucy pareva sempre più desiderabile. Invece di guardarla distrattamente, ora la studiava, per la prima volta da che erano stati fidanzati… Il suo cervello si riprese dallo choc e, in un impeto di autentica devozione, esclamò: "Ma io ti amo, e credevo mi amassi anche tu"."No, non ti amavo", disse lei. "All'inizio ho creduto di amarti. Mi dispiace, avrei dovuto rispondere di no, anche alla tua ultima proposta di matrimonio"…"Non mi ami, è evidente. E forse fai bene. Ma mi farebbe un po' meno male, se sapessi perché"."Perché", le venne spontanea una frase, e decise di dirla. "tu non sai mantenere un rapporto di intimità con nessuno".Negli occhi di lui comparve un'espressione inorridita."Non intendevo dire proprio questo. Ma tu mi fai delle domande, anche se io ti imploro di non farlo, e devo pur dire qualcosa. Comunque si tratta di questo, più o meno. Quando non eravamo che semplici conoscenti mi consentivi di essere me stessa, ma ora non fai che proteggermi". La sua voce s'alzò di tono. "Non voglio essere protetta. Voglio decidere da sola cosa è giusto e cosa si addice a una signora. Volermi proteggere significa insultarmi. Forse non sono in grado di affrontare da sola la verità, ma devo riceverla di seconda mano per tuo tramite? Il posto di una donna! Tu disprezzi mia madre… io lo so… perché è convenzionale e parla sempre di pudding, ma, buon Dio!", e si alzò in piedi, "convenzionale, caro Cecil, sei tu, perché tu capisci le cose belle, ma non sai che fartene; e ti trinceri dietro l'arte e i libri e la musica, e vorresti che io facessi la stessa cosa. Ma io non mi farò soffocare, nemmeno dalla musica più esaltante, perché la gente è più esaltante ancora, ma tu non mi consenti di conoscerla. Ecco perché voglio rompere il fidanzamento. Tu eri nel tuo elemento finché ti attenevi alle cose, ma quando sei passato alle persone…". Qui si interruppe.
E. Morgan Forster, da Camera con vista

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